Dicembre 21, 2018

Food Shuttle: l’educazione alimentare a scuola

By Isabella Cenci

di Lucia Carleschi. Con l’operazione Food Shuttle i bambini hanno finalmente la possibilità di imparare il valore del cibo divertendosi

Per far comprendere ai bambini il valore del cibo intrattenendoli piacevolmente è stato messo a punto da Cirfood un fantascientifico laboratorio itinerante nelle scuole, che coinvolge gli alunni con un efficace progetto di educazione alimentare.
Il modulo protagonista di questa interessante operazione si chiama Food Shuttle, progettato per far scoprire il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità, la lotta agli sprechi e l’educazione al gusto, con un approccio che stimola tutti i cinque sensi. I destinatari di questa iniziativa sono i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Una piattaforma multisensoriale
Il Food Shuttle è una piattaforma pop-up multisensoriale ricca di luci, colori e suoni che arriva nei refettori scolastici trasformando il momento del pasto in qualcosa di straordinario. La sua architettura, ispirata alle macchine leonardesche e alla struttura dell’atomo, mette al centro i bambini per accompagnarli in un viaggio di ricerca ed esplorazione attraverso l’utilizzo di tecnologie immersive che amplificano i cinque sensi e potenziano l’esperienza.

In viaggio con il Food Shuttle
Oltre a tablet, proiettori, visori di realtà virtuale e diffusori di aromi, il Food Shuttle contiene anche tanti strumenti utili all’attività di trasformazione ed esplorazione del cibo come microscopi, estrattori, stampanti 3D, termoformatrici e molti altri. Questo viaggio si articola in due giorni coinvolgendo insegnanti, bambini e genitori.

La fase successiva a quella dell’atterraggio del modulo è dedicata all’esplorazione e a rispondere a molti quesiti sul cibo (da dove arrivano le materie prime che compongono le ricette che consumiamo tutti i giorni a tavola? Quali sono le caratteristiche di frutta, verdura e ortaggi e perché sono così importanti per la nostra alimentazione? Che cosa significano stagionalità e biodiversità?) attraverso proiezioni olografiche, visori di realtà aumentata, microscopi digitali ed esperienze di stampa laser su frutta e ortaggi. I prodotti della terra diventano in tal modo anche supporti su cui imprimere le loro caratteristiche principali, per aiutare gli studenti a memorizzare cosa rende unici e speciali la frutta e gli ortaggi.

Cucinare tutti insieme
Dopo averne scoperto l’origine le caratteristiche, gli ortaggi si trasformano e diventano gli elementi essenziali della preparazione di una gustosa ma troppo spesso sottovalutata ricetta: quella del minestrone, da cucinare tutti insieme. Quelli che fino a pochi attimi prima erano gli elementi su cui si concentrava l’attenzione e l’interesse degli studenti, si uniscono per dare vita un piatto sano e gustoso, a dimostrazione che spesso il tutto è più della somma delle singole parti.

Prima di mettersi a tavola, in attesa che le verdure del minestrone diano vita a un gustoso pasto, c’è ancora tempo per esplorare e divertirsi nella fase di trasformazione, in quanto gli scarti delle verdure utilizzate per la preparazione del minestrone possono essere ulteriormente scomposti analizzati con microscopi, estrattori e distillatori, estrusori ed essiccatori. Si scopre così che quello che ci arriva dalla terra può diventare anche polvere, essenza, colore e aroma. Questa fase ha lo scopo di far scoprire agli studenti l’importanza e la grande versatilità dei doni della natura.

Imparare a scomporre e ricomporre il cibo
Dopo essere state scomposte analizzate, le verdure sono pronte a ricomporsi grazie all’utilizzo di tecnologie come termoformatrici, stampanti 3D Food e macchine per il sottovuoto. È in questa fase che il cibo diventa anche colore e decorazione, assumendo forme inconsuete e originali, in grado di aumentarne il valore, esaltando nella versatilità e la bellezza. Quando il minestrone è pronto non resta che mettersi a tavola, ma l’esperienza non finisce qui: gli scarti della preparazione infatti si trasformano in gustose barrette energetiche. In conclusione, per continuare l’esperienza in classe e a casa, agli studenti vengono consegnati diversi gadget e materiali formativi fra cui un ricettario, un kit didattico, un modellino del Food Shuttle.

Cirfood, importante realtà italiana nel settore della ristorazione collettiva, ha realizzato questo progetto interattivo in collaborazione con la Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e l’architetto Francesco Bombardi. Il Food Shuttle, che è stato presentato al Festival Futuro 2018 di Altroconsumo, sarà a disposizione di tutte le scuole che ne faranno richiesta a partire dal 2019.

Per saperne di più:
Visita il sito: www.foodshuttle.it

Fonte: Food Shuttle: l’educazione alimentare a scuola