Marzo 22, 2013

Aprire un negozio

By Isabella Cenci

Aprire un negozio di abbigliamento oggi non presenta grandi garanzie di successo, per questo è fondamentale una serie di serie riflessioni sull’impresa in questione.

Per questo genere di attività la concorrenza è infatti estremamente diffusa, e rappresenta uno degli ostacoli più grandi, seguito a ruota dall’investimento iniziale che, attorno ai 150.000 euro, non è certo rappresentativo di un basso rischio d’impresa.

Dal un punto di vista burocratico e degli adempimenti gli obblighi sono i soliti, ovvero una partita IVA, una DIA (dichiarazione di inizio attività) e il nulla osta ASL per l’agibilità dei locali. E’ comunque sempre caldamente consigliato il rivolgersi al comune di competenza per ottenere l’elenco di tutti i requisiti richiesti dall’amministrazione locale

Per la forma fiscale più indicata per un’azienda di questo tipo, ovviamente il consiglio è quello di non scendere al di sotto della S.r.l. in quanto, trattandosi di attività di compravendita, questa forma giuridica è il sistema migliore per tutelarsi almeno in parte.

Prima di tutto comunque è indispensabile capire verso quale fascia di mercato ci rivolgiamo: clientela generica, nel cui caso i capitali necessari saranno maggiori, dovendo istituire un campionario allargato a tutte le fasce di clientela potenziale oppure mirata, caso in cui occorrerà capire esattamente quale sia il target più conveniente.

Una volta stabilito ciò, occorrerà attivare il marketing che si riterrà adeguato allo stile ed al posizionamento del punto vendita: dal volantinaggio al sito web, dalla sponsorizzazione agli eventi.

Sia gli arredi che il personale che le politiche di vendita dovranno essere decise con la massima attenzione in modo che siano congruenti alla proposta commerciale ed alla relativa qualità proposta, non disgiunta da professionalità e rapporto qualità/prezzo.

Infine, è utile ricordare che quello della moda è un campo in cui improvvisarsi non è possibile, soprattutto considerato che si tratta di un mestiere in cui le regole sono estremamente complesse e caratterizzate in modo particolare dai contatti che si possono sviluppare; in altre parole non basta conoscere il mercato ma occorre una solida capacità nel campo delle pubbliche relazioni.