Il funerale di una persona morta all’estero

Il funerale di una persona morta all’estero

Il momento della morte di una persona cara, è uno dei momenti più tristi della nostra vita e nel caso in cui questo succeda all’estero sicuramente le pratiche da fare sono molto più complicate e difficili da fare.

La prima cosa da fare è rivolgersi a agenzie funebri come Cattolica San Lorenzo, clicca qui per trovare tutte le informazioni utili.

Come funziona

La prima cosa che i parenti della persona morta all’estero devono fare è quella di fornire al Consolato Generale o all’Ambasciata Italiana la comunicazione riguardo ai dati della persona, in modo da preparare il nulla osta per il rimpatrio della salma.

L’utilizzo del certificato di morte serve per comprovare la cittadinanza del defunto in modo da procedere al trasferimento della salma, questa va poi scritta nello schedario consolario (AIRE).

Sbrigate le pratiche burocratiche ci si deve rivolgere a un’agenzia di pompe funebri, il cui compito è di fare il rimpatrio della salma attraverso la via aerea, via nave o auto funebre in base alla distanza.

Nel caso contrario in cui la persona deceduta si trova sul nostro territorio e va trasferita all’estero, il trasporto della salma va fatta dopo l’autorizzazione del sindaco che deve concordarla con le Autorità Sanitaria.

 I documenti che servono per il trasporto della salma all’estero variano a seconda che questa sia diretta in un paese aderente alla Convenzione di Berlino, in questo caso viene richiesto il passaporto funerario, mentre se è diretta in un paese non aderente alla convenzione oltre al passaporto, è necessario un documento rilasciato dal Consolato in territorio italiano del paese dove è diretta la salma, che va firmato prima dalla Prefettura di competenza del Comune dove è avvenuto il decesso.

Presentare i documenti

Alcuni documenti vanno presentati in entrambi casi, sia per il trasporto verso l’Italia, sia per quello dall’Italia:

  • Certificato dell’azienda sanitaria che attesta che il feretro è conforme alle leggi sanitarie vigenti.
  • Certificato riguardante il trattamento antiputrefattivo che viene rilasciato dall’Ufficio di Anatomia Patologica.
  •  2 Estratti di morte rilasciati dallo Stato Civile.

Una delle principali problematiche che devono affrontare i parenti di una persona morta all’estero sicuramente troviamo che questo servizio comporta una spesa maggiore rispetto a un funerale solo sul territorio italiano.

Questo tipo di servizio può sfiorare i 10.000 euro, ma vengono in aiuto dei parenti del defunto delle assicurazioni che permettono di ammortizzare la spesa.