Le imprese agricole come definite dall’articolo 2135 del Codice Civile hanno obblighi ed esenzioni diverse riguardo al trattamento dei rifiuti e alla dichiarazione SISTRI per la tracciabilità dei rifiuti e la compilazione del Mud rifiuti. Il collegato ambientale (L. 221/2015) entrato in vigore il 2 febbraio 2016 prevede la possibilità di redigere il modello semplificato della comunicazione MUD e della tenuta dei registri di carico e scarico tramite formulario F.I.R. (Formulari di trasporto).
Obblighi per il comparto agricolo sulla gestione dei rifiuti
Indipendentemente dal numero dei dipendenti o dalla presenza di un circuito di raccolta, le imprese agricole pur a ridotto impatto ambientale nella produzione dei rifiuti sono tenuti alla compilazione del MUD, sebbene in forma semplificata con scadenza annuale al 30 aprile.
La compilazione semplificata per il comparto agricolo avviene in tre fasi:
- inserimento dei dati direttamente sul portale predisposto dalle autorità governative con tutti gli estremi relativi al proprietario dell’impresa agricola, opportunamente compilato e firmato;
- trasformazione del documento in un formato elettronico immodificabile;
- invio del modulo tramite PEC riportando nell’oggetto il codice fiscale del dichiarante.
Il modulo semplificato non ha subito variazioni rispetto all’anno precedente, né sono cambiate le scadenze di consegna.
Relativamente al contributo SISTRI
Per quanto riguarda il pagamento del contributo annuale al SISTRI, le imprese agricole con più di 10 dipendenti che non effettuano il conferimento dei propri rifiuti pericolosi nei circuiti organizzati di raccolta sono tenuti all’obbligo di pagamento dei tributi spettanti. Diversamente, non sono soggetti all’iscrizione al SISTRI – come definito dal D.M. 24 aprile 2014, enti e imprese del comparto agricolo seguenti:
- produttori all’origine dei soli rifiuti speciali non pericolosi;
· produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi derivanti da attività agricole ed agroindustriali con meno di 10 dipendenti;
· produttori a monte di rifiuti speciali pericolosi derivanti da attività di pesca professionale e di acquacoltura (come definiti dal d.lgs. 9 gennaio 2012, n. 4) aventi meno di dieci dipendenti;
· aziende agricole che conferiscono i rifiuti propri originati e conferiti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta, indipendentemente dal numero di dipendenti;
- imprese che svolgono attività di pesca professionale e acquacoltura (come definiti da d.lgs. 9 gennaio 2012, n. 4) e iscritti alla sezione speciale «imprese agricole» del Registro delle imprese che – indipendentemente dal numero di dipendenti – conferiscono i propri rifiuti nei circuiti organizzati di raccolta.
Per tutte le altre tipologie di imprese che hanno a che fare con il trattamento e conferimento dei rifiuti – come Nova Ecologica – valgono le misure e gli obblighi relativi alla compilazione del MUD rifiuti e la tenuta dei registri.